martedì 29 gennaio 2013

Il regalo più bello

Paolo ha occhi sornioni, l'accoglienza schietta e un po' schiva dei montanari.
L'ho conosciuto tempo fa per lavoro, quando ancora i piccoli comuni avevano i soldi per fare un giornalino, e ogni tanto mi capita di rivederlo.
Paolo, ogni tanto, mi regala un racconto: lo sceglie con cura dalla sua raccolta di storie vere, quasi vere o inventate che gli sono accadute o che s'è sentito raccontare dai vecchi quand'era bambino e che, a sua volta, si sente chiamato a tramandare.
Il primo, struggente, parlava di un ramarro innamorato di una bella casellante; il secondo di un merlo incantato da una serpe.
Sono storie semplici, garbate, senza particolari pretese letterarie, ma nelle quali si respira qualcosa delle atmosfere di Rigoni Stern e Mauro Corona: il realismo un po' magico di chi è abituato a osservare e ascoltare animali, boschi e montagne, oltreché persone.
Il solo fatto che gli sia venuto in mente di donarle a me, la cittadina che a malapena conosce, mi commuove profondamente e mi riempie di gratitudine.
Lui non lo sa - o forse sì? - che non poteva farmi un regalo più bello.
Paolo ha 84 anni.

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