mercoledì 12 febbraio 2014

Occhi

"Se voglio veramente 'vedere' qualcuno, devo chiedergli di chiudere gli occhi per riuscire così a guardarlo nella sua totalità. Il magnetismo degli occhi è così forte da impedire di vedere più in là." (Fernando Botero)

Questo post è dedicato a Dani dagli occhi nocciola, che me lo ha "ispirato" (scusami, se puoi), a Costi ed Elis dagli occhi d'ebano, a Fra dagli occhi castani, a Moki dagli occhi dorati e a Chiara dagli occhi di miele. E sì, anche alle nostre occhicerulee Betta e Meg, pure se per loro il problema non si pone. Da Cri, che ha gli occhi del più banale marrone possibile...

"Mi piacerebbe avere gli occhi azzurri". La frase, buttata lì non mi ricordo più in quale contesto, mi fa sorridere di stupore: "Anche a me!" rispondo d'impeto. E penso che a volte, a unire le persone, più che le affinità di carattere o di gusti, possano essere i sogni, magari proprio quelli apparentemente più strampalati, che solo ai veri amici si trova il coraggio di confidare, scoprendo, magari, di condividerli.
Desiderare di avere gli occhi azzurri è qualcosa di molto diverso da un semplice "mi piacciono le persone con gli occhi azzurri".
Ok, un po' è vero anche questo, ammettiamolo; ma poiché siamo ciose e non civette, né oche, nessuna di noi oserebbe mai giudicare una persona soltanto per il colore degli occhi, o per qualsiasi altro, diciamo così, particolare anatomico...
Immaginare di guardare il mondo attraverso un paio di iridi celesti e poterle, all'occorrenza, spalancarle in faccia a qualcuno, adirate o amorevoli, dunque, non è una semplice annotazione estetica, ma un desiderio di far coincidere, in qualche modo, quel che ci sentiamo dentro con quel che di noi appare fuori; il che, purtroppo, non è sempre facile.
Perché a noi, dopotutto, piacerebbe essere persone limpide e luminose, belle da vedere e da ascoltare, insomma, amabili da ogni punto di vista. E ci piacerebbe anche essere capaci osservare gli altri con uno sguardo altrettanto benevolo e positivo.
Riuscirci, ovviamente, è un altro paio di maniche. Per questo, complici forse gli eroi che ci piacevano da bambine e tutti i significati che quel colore porta tradizionalmente con sé, ci siamo fatte l'idea che vedere ed essere viste con un buon paio d'occhi chiari (anche verdi e grigi andrebbero bene: non siamo così fiscali), forse renderebbe le cose un pochino meno difficili. O forse no. Perché siamo ormai troppo cresciute e non abbastanza ingenue per non sapere che dietro facce d'angelo si possono nascondere persone spregevoli (e, per questo, ancor più pericolose), e viceversa.
Ripeto, però, questa non è una faccenda fisica, ma uno stato mentale. E, chiaramente, le lenti a contatto colorate non valgono, perché sarebbero un inganno e, dunque, il contrario del nostro desiderio di autenticità e trasparenza che, credo, si nasconda dietro questo strano sogno assurdo e impossibile; ma sapere di essere almeno in due a sognarlo è comunque una piccola, rassicurante soddisfazione...

PS: la foto è un primo piano dell'attore del post precedente: ve l'avevo detto che aveva dei begli occhi, no?
PPS: c'è anche il capitolo "mani", ora che ci penso, per chi avesse voglia di... dare un'occhiata.

lunedì 3 febbraio 2014

Fairy tale for a fair actor

Oggi vado fuori schema.
Ricordate quando, tempo fa, pubblicai la favoletta della "Gallinella rossa"?
Ora beccatevela in inglese recitata da questa curiosa creatura dal cognome impronunciabile, strano viso, begli occhi e voce profonda…
Fa tutto un altro effetto, vero?
PS: Per Dani e Moki. Sì, è l'attore che fa il cugino un po' scemo ne "I segreti di Osage Country"...