Più in generale, grazie ad una tecnica eccellente l'Artista riesce a trasferire nella sua opera una parte di quel Sentimento che ci accumuna: l'impatto con questa emozione all'inizio ci turba, poi ci disorienta e infine ci riconcilia con noi stessi (... e il naufragar m'è dolce in questo mare...) così che alla fine quando esclamiamo "che bello", in realtà non ci stiamo riferendo al quadro ma piuttosto a quella parte di noi stessi che grazie ad esso è affiorata.
Questa voleva essere solo una piccola riflessione, lo so bene che sul tema del bello si potrebbero scrivere miliardi di tesi di laurea!
1 commento:
E' molto bello sentire un ingegnere parlare con profondità di arte, tecnica ed emozione: vuol dire che c'è ancora speranza!
Un abbraccio.
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