martedì 18 dicembre 2012

A proposito di galline e di galli...

E’ da un po’ che cerco di pubblicare finalmente qualcosa di allegro, anche in vista delle prossime festività! Dopo la tristezza dei miei ultimi post ci voleva! L’ho fatta forse più tragica del previsto, ma è stato veramente triste soprattutto vedere la sofferenza degli altri… Comunque in tutto questo la gioia di una vita che nasce, che cresce, anche se non sostituisce la persona cara che viene a mancare, dà un forza che non ci si aspettava di avere. A me è successo così come succede, credo abbastanza normalmente, che vedendo crescere un bambino, ritorniamo un po’ bambini anche noi, almeno quanto basta per crescere insieme a lui. Così, tra le varie canzoncine che canto al mio piccolo, ho ritrovato questo canto popolare veneto, Me compare Giacometo, che avevo cantato durante il mio primo saggio di musica in terza elementare. Il canto ha per protagonista un galletto e, naturalmente, le galline del pollaio. Ho detto che si trattava di una cosa allegra, in realtà il galletto in questione fa un brutta fine…ma il mio bimbo ride da matti quando gliela canto, complici il ritmo allegro e la naturale simpatia del dialetto veneto (a proposito: se tra i simpatizzanti c’è un veneto D.O.C. potrebbe fare una traduzione esatta del testo…ma in ogni caso credo che sia ben comprensibile!)
Allora buona lettura!

Me compare Giacometo
el gaveva un bel galeto,
quando el canta el verze el beco
che'l fa proprio inamorar,
quando el canta el canta el canta
el verze el beco el beco el beco
che'l fa proprio proprio
proprio innamorar.
Un bel giorno la parona
per far festa agli invitati
la ghe tira el colo al galo
e lo mette a cusinar,
la ghe tira tira tira
el colo al galo galo galo
e lo mette mette mette a cusinar.
Le galine tutte mate
per la perdita del galo
le rebalta el caponaro
par la rabia che le gà,
le rebalta balta balta
el caponaro naro naro
par la rabia rabia rabia
che le gà.

2 commenti:

Cri ha detto...

Grande Chiara!
In pratica è l'antenato del Pulcino Pio... ;-)
Quanto al finale, beh, a me cantavano anche canti alpini da piccina, che non sono esattamente miniere d'ottimismo; ma non ci si bada: basta sentire la voce della mamma. E tu hai un repertorio vastissimo, una bella voce e un bel pupo a cui dedicarla.
Avanti così!
Sì, per qualche parola occorrerebbe un soccorso linguistico. Vediamo che succede...
Un abbraccio.

chiara (sonosempreio) ha detto...

Grazie!
Per la cronaca esiste anche un video della versione cantata da me e altri pulcini (per rimanere in tema). Si tratta del mio saggio di musica, a cui accennavo, che ho fatto in terza elemntare al termine di un corso. E' un bel ricordo, ma non oserò mai pubblicarlo, anche se le moderne tecnologie molto probabilmente lo rendono possibile!!
A presto!