Ci siamo affacciate a Grado al tramonto, percorrendo una strada col mare da entrambe le parti e parcheggiando, con un po' di patema, a due passi dall'acqua.
martedì 24 agosto 2010
Andiamo con ordine: resoconto di una vacanza
Ci siamo affacciate a Grado al tramonto, percorrendo una strada col mare da entrambe le parti e parcheggiando, con un po' di patema, a due passi dall'acqua.
lunedì 16 agosto 2010
Il ritorno della gallina ceca
Un saluto a tutte le ciose che si trovano a casa, oppure in viaggio, o sono in procinto di partire. Mando un pensiero di accompagnamento a Co e Cri in vacanza a Caorle, e un bacio alla Zamba che sta per farci conoscere il suo piccolo Giacomo.
Io sono tornata pochi giorni fa da un tour di due settimane della Repubblica Ceca, una meta un po' insolita (a parte la splendida e turistica Praga), ma che mi ha regalato piacevoli emozioni grazie ai suoi panorami agresti punteggiati di girasoli, allo spettacolo del volo delle cicogne, ai villaggi antichi con gli immancabili castelli e le chiesette dal campanile appuntito...
Ora sono di nuovo in ufficio, con le bozze che mi incalzano, ma è come se io andassi al rallentatore e ritrovare la concentrazione è assai arduo...
Io sono tornata pochi giorni fa da un tour di due settimane della Repubblica Ceca, una meta un po' insolita (a parte la splendida e turistica Praga), ma che mi ha regalato piacevoli emozioni grazie ai suoi panorami agresti punteggiati di girasoli, allo spettacolo del volo delle cicogne, ai villaggi antichi con gli immancabili castelli e le chiesette dal campanile appuntito...
Ora sono di nuovo in ufficio, con le bozze che mi incalzano, ma è come se io andassi al rallentatore e ritrovare la concentrazione è assai arduo...
giovedì 12 agosto 2010
La differenza

gracidante alla riva del canale?
Pare felice! Al vespero invernale
protende il collo, giubilando roca.
Salta starnazza si rituffa gioca:
né certo sogna d'essere mortale
né certo sogna il prossimo Natale
né l'armi corruscanti della cuoca.
- O pàpera, mia candida sorella,
tu insegni che la Morte non esiste:
solo si muore da che s'è pensato.
Ma tu non pensi. La tua sorte è bella!
Ché l'esser cucinato non è triste,
triste è il pensare d'esser cucinato.
(Guido Gozzano, La via del rifugio)
C'è una ragione per cui ho pubblicato questa citazione di un altro dei "miei" poeti; oh, se c'è una ragione; ma, scusate, non ve la dico!
mercoledì 4 agosto 2010
Ciose vagabonde

Si tratta di "Camilla la gallina" (testo di A. Pandini, disegni di M. Mariani), un personaggio che compare da più di un anno in un fumetto su un giornalino per bambini (che leggo spesso non solo per deformazione professionale..!)
"Camilla la gallina se ne andava per il mondo perché non credeva che fosse tondo". Così recitano gli amici di Camilla la gallina all'inizio di ogni sua nuova avventura. Ciò che colpisce di questo personaggio è la sua curiosità e il suo irrefrenbile desiderio di scoprire il mondo, che la portano a superare la sua natura goffa e impacciata. Camilla si ritrova così nella savana a guardare le stelle insieme al leone e alla giraffa, ad attraversare il mare sul dorso di una balena e il deserto sulla groppa del dromedario... Fa amicizia con il castoro, lo struzzo, il canguro e il koala nella lontana Australia. Trova belli e ricchi di fascino incontri con animali pericolosi, come il cobra e il coccodrillo, ed è perfettamente a suo agio in luoghi poco ospitali come il deserto dell'Africa, "dove la luna sembra più grande e la notte è tutta una festa di voci"... Perché in fondo quello che scopre Camilla è che "il mondo è bello, ma è ancora più bello farlo sapere agli amici".
Allora, buon viaggio, Camilla, e buone vacanze cioseche a tutte!
P.S.: per pubblicare il ritratto di Camilla la gallina ricorrerò a Cri, che sa come inserire le immagini... abbiate pazienza.. ;)
La Cina è vicina...
E' la seconda volta che vado a Milano in luglio e la trovo sorprendentemente luminosa: cielo blu con nuvolette bianche e una brezza quasi marina a spazzar via il torrido che sale dall'asfalto. La facciata del Duomo, appena restaurata, è di un bianco abbacinante che fa male agli occhi e bene al cuore.
Non so a voi, ma a me il capoluogo lombardo piace. Sospetto sia merito delle persone che me l'hanno fatta scoprire: i cavalieri milanesi dagli occhi chiari che trascinarono me e Dani sul tetto del Duomo, la filosofa bionda appassionata di libri, montagne e caffè e la coraggiosa "parigina" che ha accompagnato me e Costi in questa spedizione transpadana e che ringrazio di cuore. La nostra gita prevedeva un "pellegrinaggio" alla Libreria dei ragazzi, dove ero stata un paio d'anni fa per lavoro e dove avevo promesso fin da allora di accompagnare Costi. La libreria è un'isola fornita di ogni ben di Dio fatto di parole per bambini e insegnanti. La mia compagna d'avventura, previdente, si era portata uno zainetto e lo ha riempito. Io mi sono limitata ad acquistare le filastrocche di Rodari, amico e maestro di Roberto Denti, fondatore della libreria.
Seconda tappa alla mostra, che proponeva il confronto tra impero cinese ed impero romano. Bella. Anche se i reperti romani, almeno secondo me, non erano eccelsi e avremmo preferito un allestimento "in parallelo" e non due stanze di reperti romani, poi due di cinesi e così via. Comunque meritava una visita, non foss'altro per l'emozione di trovarsi di fronte una delegazione di guerrieri di terracotta. Sì, proprio quelli. Solenni e severi nelle loro forme stilizzate eppure così vivi. Bellissimo il gesto dell'ufficiale: un palmo rivolto a terra e l'altra mano che stringe il braccio un poco sopra il polso, lo sguardo dritto davanti a sé; struggente il balestriere inginocchiato con le mani a serrare un'arma che non c'è più. Ma ancora più incredibili sono gli oggetti della vita quotidiana, uguali attraverso i secoli e le civiltà a testimoniare un'umanità comune che a me sempre commuove. Saluti interculturali!
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