Domani invecchio. Ringrazio Moki per gli auguri anticipati. Pensavo che le cose che più mi mancano degli anni tra le superiori e l'università sono le gite con chitarra al seguito pigiate sulle auto degli amici più grandi o delle amiche neopatentate, sia che fossero per un pic nic in Appennino (avevamo coniato il verbo "impratarsi" per indicare l'ardua scelta di un luogo adatto alla sosta), o per qualche meta di poco più esotica e, ancora, le serate passate a cantare fino a perdere la voce con un repertorio che andava, senza soluzione di continuità, dai cori alpini a Ligabue. Poi, sono da sempre convinta che la capacità di raccontare sia una cosa meravigliosa e ho grande ammirazione per chiunque la possieda, scrittore, attore o cantante che sia. Per questo mi è subito piaciuta la citazione di cui sopra, scovata in internet mentre cercavo qualche notizia su questo giornalista-viaggiatore, di cui mi è capitato di leggere qualche giorno fa un delizioso reportage su un epico viaggio in treno attraverso le linee secondarie d'Italia lungo quanto la Transiberiana: un'impresa di fronte alla quale i nostri record (3 treni e una corriera per Camaldoli e 3 treni per Trieste, patria tra l'altro, del suddetto giornalista) non possono che impallidire; ma pure restano nostri, degni di essere ricordati e raccontati, tanto quanto il viaggio di un certo Ulisse... Mioddio che voglia di vacanze!
lunedì 12 aprile 2010
Ulisse
Domani invecchio. Ringrazio Moki per gli auguri anticipati. Pensavo che le cose che più mi mancano degli anni tra le superiori e l'università sono le gite con chitarra al seguito pigiate sulle auto degli amici più grandi o delle amiche neopatentate, sia che fossero per un pic nic in Appennino (avevamo coniato il verbo "impratarsi" per indicare l'ardua scelta di un luogo adatto alla sosta), o per qualche meta di poco più esotica e, ancora, le serate passate a cantare fino a perdere la voce con un repertorio che andava, senza soluzione di continuità, dai cori alpini a Ligabue. Poi, sono da sempre convinta che la capacità di raccontare sia una cosa meravigliosa e ho grande ammirazione per chiunque la possieda, scrittore, attore o cantante che sia. Per questo mi è subito piaciuta la citazione di cui sopra, scovata in internet mentre cercavo qualche notizia su questo giornalista-viaggiatore, di cui mi è capitato di leggere qualche giorno fa un delizioso reportage su un epico viaggio in treno attraverso le linee secondarie d'Italia lungo quanto la Transiberiana: un'impresa di fronte alla quale i nostri record (3 treni e una corriera per Camaldoli e 3 treni per Trieste, patria tra l'altro, del suddetto giornalista) non possono che impallidire; ma pure restano nostri, degni di essere ricordati e raccontati, tanto quanto il viaggio di un certo Ulisse... Mioddio che voglia di vacanze!
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