Eccolo, dunque, il "retroscena avicolo" di cui parlavo con Chiara nel post precedente. Loro sono Cleopatra e Chicca, mie compagne di giochi nell'estate dell'Ottantasette. Eh già, perché il bimbetto sparuto con le braghe larghe e la maglietta a righe, in realtà, sono io: magra come non lo sono mai più stata e con i capelli corti come non li ho mai più avuti, dunque sufficientemente irriconoscibile per permettermi di pubblicare questa foto sul blog.
Cleopatra si chiamava così perché aveva l'abitudine di dormire regalmente appollaiata sopra, anziché dentro, la casettina che mio padre aveva costruito per lei e la sua collega come riparo per la notte e nido per le uova. Sapeste che zabaioni a colazione! Ma niente problemi di linea: correvo e giocavo tutto il giorno su e giù per il borgo sperso di quattro case nel quale passavano cinque auto al giorno quando c'era traffico.
Ci sono tornata la scorsa settimana ed è stato piuttosto desolante, ma all'epoca a me pareva un paradiso.
Già allora, evidentemente, avevo simpatia per le galline. E la cosa era reciproca. Al di là delle facili battute, le bestiole non erano affatto sciocche: avevano capito benissimo che quella bambina molesta che le prendeva in braccio, propinava loro pranzetti di semi e foglie e dava loro lezioni di volo, dopotutto era innocua. E si sottoponevano con invidiabile aplomb alle mie coccole. Altri tempi, nei quali ancora riuscivo, proprio come le mie galline, ad acchiappare farfalle e cavallette... e non mi s'inceppavano le giunture!
Saluti piumati e mediamente nostalgici.
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2 commenti:
Che bel ricordo Cri!
E auguri in ritardo!
A differenza di te, quand'ero bambina non avevo gran simpatia per le vere galline...Ricordo quelle che aveva mia zia nel pollaio, quando io e mia cugina ci avvicinavamo, ci circondavano di ricordini poco profumati e mi beccavano le dita..!! Erano comunque altri tempi..!
A presto!
Grazie. E mi spiace per il tuo trauma infantile...
Ora che mi ci fai pensare ho anche questo in comune con le sorelle pennute: spesso sono assai poco amabile e se avessi becco e sproni, li userei! Tu, per fortuna, hai un carattere migliore del mio.
A presto.
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