Passare dall'influenza all'insolazione nel giro di una settimana non era facile. Eppure ci sono riuscita! L'influenza era quasi inevitabile, visto il clima di questi ultimi 15 giorni: è stata breve ma intensa e mi ha lasciato ossa rotte e voce di naso. Per quanto riguarda l'insolazione, non pensate che io, con la scusa della convalescenza, mi sia concessa un weekend al mare: troppo banale; me la sono guadagnata ieri, in cortile, lavando ENTRAMBE le auto di famiglia in un impeto di masochismo.
Risultato? Oggi sono bicolore: bianco crema davanti e rosso lampone dietro. In pratica somiglio alla crostata che mi sono inventata qualche giorno fa, quando ho scoperto che in frigo c'era una tazza di lamponi raccolti in campagna. Come tutte le mie ricette è tendenzialmente anarchica: fatta a occhio e a caso. Alla faccia degli chef che ho conosciuto per lavoro e mi hanno giurato che la pasticceria è una scienza esatta...
La base è la mia pasta frolla multiuso, ovvero: 250 g di farina, 150 g di zucchero, 100 g di burro, 1 uovo, mezza bustina di lievito vanigliato, 1 cucchiaio d'olio d'oliva, 1 pizzico di sale. Lo so che le ciose più cuoche di me inorridiranno, ma io mescolo insieme zucchero, farina, lievito e sale, poi aggiungo l'uovo, il burro a tocchetti e l'olio e lavoro con le mani finché non viene una pasta liscia e compatta. Poi lascio riposare. La copertura è composta da una crema pasticcera fatta in economia: 250 ml di latte, 50 g di zucchero, 1 cucchiaio abbondante di farina, 1 tuorlo, 2-3 scorzette di limone. Ho messo a scaldare il latte con le scorzette di limone e l'ho spento prima che bollisse; ho mescolato zucchero e tuorlo e aggiunto la farina, poi ho incorporato il latte e messo tutto sul fuoco, mescolando con pazienza finché la crema si è addensata. L'ho lasciata raffreddare un po'. Ho foderato la tortiera con la carta forno. Steso sopra la pasta frolla come per la crostata, bucherellandola con la forchetta. Poi ho messo uno strato sottile di crema pasticcera e mi son divertita a tuffarci uno ad uno i lamponi, semplicemente lavati e scolati. Poi ho infornato a 170°C per 40 minuti circa.
Poiché non sta bene giudicare da sé le proprie opere, dirò solo che è sparita in due giorni... vedete voi!
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