martedì 14 febbraio 2012
Non una dedica, piuttosto un epitaffio
"Se sei fedele
sei sempre solo"
(G. Tornatore, Nuovo cinema Paradiso)
E adesso mi aspetto la rivolta delle ciose innamorate che, grazie al cielo, sono ormai la maggioranza. Seppellitemi di controdediche più azzeccate a questa giornata e mitigate, vi prego, la mia carica di acidità e disillusione. Per quest'anno mi può bastare.
Grazie.
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4 commenti:
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Che sia dunque davvero così?
Per me lo è stato...
Sai, Walter, la parte più ottimista di me (che, nonostante tutto, esiste...) si augura che il silenzio sia semplicemente una questione di pudore.
E non dirò "mal comune, mezzo gaudio", ma solamente "mi dispiace".
L'amore esattamente corrisposto non esiste, al più accade in qualche caso raro. Come tutte le cose di questo mondo, anche l'amore umano è imperfetto. Già accettare questo dato, come uno dei tanti limiti della condizione umana, serve. Serve a vivere un amore con aspettative equilibrate. Serve a distogliere il pensiero da ciò che ci manca, e ad aprirci al buono che un amore ci consegna. Serve ad accettare serenamente che un po' di manutenzione sia necessario. Serve in fondo a farlo durare in buona salute, magari una vita intera.
Vero, Paolo, e benvenuto tra noi.
So bene di non essere perfetta, né ho mai preteso di avere accanto una persona perfetta, anche se, inevitabilmente, quando si pensa troppo a lungo a un amore senza viverlo, si finisce per idealizzarlo.
Però, guardandomi attorno, ho l'impressione che si tenda molto al ribasso, che si parta già con poche speranze e desideri poco alati: ci si mette insieme senza scegliersi, magari turandosi anche un po' il naso, così, per provare, solo per "farsela un po' in compagnia", come dice Ligabue (ehm, scusa la citazione poco dotta...) in una canzone dedicata, non a caso, alla sua ex moglie. E questo credo non faccia bene a nessuno. A me, poi, fa proprio paura... ma questo è un mio problema!
Un saluto e grazie.
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