mercoledì 29 settembre 2010

L'età della ragione (e sentimento)

Ebbene, ci siamo. Tra pochi giorni sarà ufficiale: anche l'ultima ciosa farà il grande salto e questo diventerà un blog di sole trentenni. Paura? Ma no, l'importante è non far troppo caso al fatto che veline e calciatori, che fino a poco tempo fa erano nostri coetanei, ora sono tutti più giovani e, soprattutto, non aver letto nè "I colloqui" di Gozzano, dove la trentina viene definita "inquietante, torbida d'istinti/ moribondi", nè, peggio ancora, "Ragione e Sentimento", dove uno sventurato colonnello trentacinquenne - peraltro uno dei personaggi migliori del romanzo, che sto faticosamente terminando di leggere costretta a casa dall'influenza - viene definito vecchio e, per questo, senza speranze di una buona sistemazione. Se si riesce a superare tutto questo, ci si può sempre far forti al pensiero che ormai dovremmo avere raggiunto, una buona volta, l'età della ragione. Un'età in cui sentimenti quali l'amicizia e l'amore dovrebbero essere divenuti forse meno frivoli e appassionati ma più veri, saldi e profondi. Auguri Meg...

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