Lo scorso weekend ho fatto il pieno di film romantici e, quel che è peggio, è che ho pure contribuito a sceglierli. Da entrambi, però, diversissimi tra loro per storia, ritmo e stile e ambientati in epoche lontane, sono uscita con lo stesso amaro in bocca. "Bright Star", della Champion è un drammone dalla confezione elegante, ma dalla storia inconsistente che racconta l'amore platonico e tragico tra il poeta John Keats e la sua musa agli inizi dell'Ottocento. "E' complicato", invece, è la classica commedia americana con protagonista la sempre brava Meryl Streep colta da un imprevisto ritorno di fiamma per l'ex marito. Da dove viene, allora, l'amaro in bocca? Soprattutto dal comportamento, molto tipico, di due personaggi maschili: l'amico di Keats che lo ospita, lo deride per la sua passione impossibile e poi... seduce e mette incinta la servetta (un classico!); e il marito della Streep (cioè del personaggio che lei interpreta), che non si fa problemi a ritornare con lei nonostante abbia sposato una donna più giovane perché, infondo, la considera sempre roba sua. E' questa idea dell'amore come possesso che non riesco proprio a tollerare: un'idea che pare valicare i secoli e che entra di prepotenza anche nella cronaca recente, zeppa di uomini che ammazzano le loro ex. Perché? Forse perché mentre le donne si sono evolute, si sono rese consapevoli del loro valore e della loro dignità di persone, che va oltre il ruolo di mogli e di madri, si ha spesso l'impressione che gli uomini, sotto sotto, siano rimasti fermi all'età della pietra; e che dietro il più elegante dei corteggiatori ci sia sempre il prode cacciatore, che nasconde tra le rose un nodoso bastone con cui tramortirti per bene, caricarti sulle spalle, rinchiuderti nella sua caverna e poi sussurrarti sensuale "Tu sei mia": un complimento che, dopotutto, è una minaccia. Sto esagerando? Lo spero di cuore! Ma se i film romantici mi fanno quest'effetto forse è meglio che mi decida ad accompagnare Dani a vedere un horror...
PS: Ieri sera una cassiera del supermercato mi ha chiesto se ero veneta. E no, basta! E' una persecuzione!
martedì 13 luglio 2010
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento