mercoledì 17 febbraio 2010

Corte sconta

Sarà perché stamattina (ieri mattina, vista l'ora), causa rottura di un tubo sotto il lavello, sono stata accolta da due amichevoli dita d'acqua che mi venivano incontro a metà dell'ingresso, o sarà perché è (era) carnevale; ma è tutt'oggi che penso a Venezia.
E quando penso a Venezia penso a molte cose: i nomi di calle, ponti e portici, che non esistono da nessun'altra parte; penso che prima o poi vorrei svegliarmici una mattina; penso a Corto Maltese ("Ogni volta che vengo a Venezia mi impigrisco" "Oh, sì, sì, Venezia è fatta proprio per questo!"); ma, soprattutto, penso a quattro giovani donne stremate (e incantate) dalla mostra degli egizi, che si guardano in faccia al tavolino di un bar in campo Santo Stefano e, scoprendo di avere quattro identici mal di testa, si consolano con quattro bicerin, che è bevanda torinese, d'accordo, ma è quasi meglio delle ciliege sotto spirito...
Tre dita di cioccolata calda, un dito di caffè e due dita di panna liquida: ed è subito Venezia. Strana faccenda i ricordi.

4 commenti:

chiara ha detto...

Eh sì, cara Cri! Come dimenticare la nostra mostra degli egizi e il mitico bicerin? Peccato che, quando ho provato a riproporlo a casa, abbia avuto poco successo.. Però chissà, magari se ci riproviamo insieme, potremo ritrovare la stessa magia!

dani ha detto...

grande cri! e che dire della corsa a perdifiato per prendere il traghetto e del treno perso? esperienza da rifare, magari dopo museo egizio di Torino.

Dani

abbasso il mal di testa nemico delle gite!

Cri ha detto...

Mmmh, il particolare del treno l'avevo rimosso...
D'accordo per Torino, con sosta in una delle meravigliose pasticcerie cantate anche da Gozzano per assaggiare un bicerin originale alla salute di chi non ci comprende. Vero Chiara?
Saluti a tutte.

chiara ha detto...

Sì, davvero una bella idea assaggiare un bicerin originale! Mi piacerebbe prorpio!!
Benvenuta Dani!
Un bacione a tutte!