
Superato lo shock iniziale dovuto all'inevitabile discrepanza tra i miei ricordi di bambina e la realtà, devo ammettere che è delizioso e, per quanto ci possa apparire semplice e un po' "primitivo" rispetto alle rutilanti serie animate moderne, mi piace ancora e lo consiglierei a chiunque abbia bambini.
Mi piace il ritmo lento che dà il tempo di capire cosa accade, di osservare le ambientazioni curate nei dettagli; mi piacciono i dialoghi garbati tra i personaggi, compreso il cattivo di turno: un Moriarty strepitoso doppiato, chissà perché, in piemontese, che inventa macchinari strampalati e ha come massima espressione di disappunto il "Porca Menta" del titolo.
E poi, nonostante siano passati qualcosa come 25 anni, subisco ancora il fascino del protagonista, che, anche se è una volpe, si muove con eleganza, è cortese con le signore, ci sa fare con i bambini e ha un sorriso dolce ed ironico quanto basta per dare dei punti a tanti suoi colleghi umani.
Sarà che c'è lo zampino di Miazaki, autore dei migliori cartoni animati degli anni Ottanta e premiato con l'Oscar, o sarà che il primo amore, anche se disegnato, non si scorda mai.
Elementare Waston!
Nessun commento:
Posta un commento